Sunday, March 7, 2010

Mario Salieri Film Online

"The new attack in Article 18 is in agreement with CISL and UIL"

Giorgio Cremaschi
Obviously Sacconi on one point the minister is right: the draft contained in the Arbitration Bill 1167 not the result of a coup government, but is built with the consent of Confindustria, the CISL and Uil.
La giusta indignazione della Cgil, dell’opposizione politica, dei giuslavoristi rispetto al fatto che in questo modo si cancella tutto il sistema dei diritti del lavoro, dall’articolo 18 al contratto nazionale, e si passa al sistema della deroga individuale, non cambia la sostanza.
L’accordo separato del 22 gennaio 2009 conteneva l’arbitrato e alcuni contratti nazionali, in particolare quello dei chimici unitariamente e quello dei metalmeccanici sottoscritto solo da Fim e Uilm, contengono l’impegno a introdurre tale istituto nelle relazioni sindacali. E’ chiara la gravità e l’incostituzionalità della scelta del governo di inserire l’arbitrato come clausola che il lavoratore “sceglie” in recruitment. That is when the worker is alternating between eating soup and jump out the window. That confirmed the will to destroy the system of collective bargaining rights. But all this is already contained in the spirit and substance of the Agreement of 22 January 2009 and then Sacconi right when he says that he is simply carrying out that agreement. On the other hand statements Bonanni and Angeletti essentially confirm this thesis: the two union leaders are not at all willing to challenge the arbitration and the maximum demand, as contained in the Agreement of 22 January, that it is governed by contratti. Come se questo cambiasse qualcosa.
Il nuovo attacco ai diritti è frutto della complicità e dell’accordo tra Cisl, Uil, Confindustria e governo. E’ giusto allora che lo sciopero del 12 si caratterizzi prima di tutto contro l’arbitrato e in difesa dei diritti dei lavoratori. Ma sarebbe anche giusto che la Cgil traesse le dovute conseguenze dai comportamenti di Cisl e Uil. Inseguire l’unità con questi sindacati, oggi, significa inseguire l’arbitrato e la distruzione dei diritti. Per difendere l’articolo 18 la rottura con Cisl e Uil deve essere chiara e netta.
Roma, 5 marzo 2010

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